martedì 12 aprile 2022

Istantanee musicali - se non premete play godete solo a metà.


 [Slowdive - When the sun hits] Si può avere paura della felicità? Quanto può durare, quanto posso riuscire a trattenerla tra le mie mani? Quanto è arrogante la caducità degli eventi? E quanto tempo passerà prima che mi ferirai? Ma per ora cullami in questo torpore, stringimi, regalami illusioni. Non voglio svegliarmi, non ancora, un altro po', un altro po'...


[Kyuss - Freedom Run] "Secondo me sei tipa da desert Rock" e io ti ho guardato con espressione incuriosita, piegando la testa di lato come fanno i cani quando non capiscono cosa gli si dice. Era dicembre, faceva freddo.

mercoledì 3 novembre 2021

Sogni: di una stazione liberty, del compleanno di Nina Moric e della meditazione "Grande e Piccolo Cielo".


Ho deciso di ricominciare a scrivere il blog inaugurando una rubrica che tratta di sogni, dei miei nello specifico. Almeno per ora. 

Non tenterò di interpretarli o di spiegarli. Non seguiranno un ordine cronologico. Semplicemente li racconterò. La mia parte creativa si è rifugiata nell'inconscio ed è lì che lavora alacremente, creando mondi complessi e ricchi di simboli onirici. Buona lettura.

[Sogno]

Cammino tra la folla che mi sballotta qua e là, mi trovo in una stazione dei treni, e come al solito vado di fretta. Ho un appuntamento.
Sono circondata da meravigliose decorazioni liberty, tutto è un trionfo di morbidi movimenti architettonici, dalle colonne all'entrata che si attorcigliano su se stesse decorate da foglie di alloro e rami avvolgenti, alle arcate che sovrastano i binari, riccamente dipinte con immagini bucoliche, donne a piedi nudi che mangiano grappoli d'uva, con vesti leggere che danzano nei boschi.
Le porte dei vari bistrot e negozietti di souvenir che si affacciano in stazione sono in legno color noce chiaro, delicatamente intarsiate e intervallate da vetri colorati che si snodano in sgargianti pavoni o sinuose calle.
Finalmente riconosco una persona, è un uomo basso, pelato, con folti e lunghi baffi un tempo sicuramente biondi, piccoli occhi azzurri e sguardo sereno. Mi aspetta davanti a un binario, e quando arrivo da lui mi saluta con grande affetto, è una persona che conosco da molto tempo, probabilmente dall'infanzia.

giovedì 8 luglio 2021

Sogni: di grandi appartamenti, di mobili Chester, e di famiglie.


 Ho deciso di ricominciare a scrivere il blog inaugurando una nuova rubrica, che tratta di sogni, dei miei nello specifico. Almeno per ora. 

Non tenterò di interpretarli o di spiegarli. Non seguiranno un ordine cronologico. Semplicemente li racconterò. La mia parte creativa si è rifugiata nell'inconscio ed è lì che lavora alacremente, creando mondi complessi e ricchi di simboli onirici. Buona lettura.

[Sogno]

La mia psicoterapeuta mi invita ad andare a casa sua per conoscere sua nipote e il ragazzo.

L'appartamento si trova in uno di quei vecchi palazzi signorili tipici di Via Cavour, metratura ampia, soffitti alti. Decadenti le scale, gradini di marmo consumati e bassi. Ascensore in legno, rumoroso, dall'odore inconfondibile.

L'arredamento è in stile Chesterfield, grossi mobili in ciliegio, divani in pelle verde, dalle forme austere ma sinuose. Non è luminoso, tinte scure dominano la casa.

Pavimento in cotto con disegni ormai consunti dai troppi passi.

Io non capisco il motivo di tale invito, ma comunque accetto.

Entrata in casa scorgo da lontano la nipote che è un tipino dall'aria sportiva, fisico asciutto e atletico, piccolina nel complesso, viso minuto dai lineamenti leggermente appuntiti, capelli corti biondi e occhi azzurri sorridenti.

Il suo ragazzo si sarebbe potuto definire un freakettone, dai colori scuri, anche lui asciutto e piccolo di statura ma comunque più alto di lei. Capello lungo arruffato e vestiario comodo.

I due si amano, tubano continuamente, si abbracciano, si guardano, si sorridono, sembra che danzino un motivetto tutto loro. Una canzone delle loro anime che vibrano all'unisono.

E io continuo a chiedermi perché la mia psicoterapeuta abbia deciso di farmi vedere tutto questo.

Io non sono felice per loro, e sono infelice per me.

martedì 10 marzo 2020

Del mare, di una gatta e di un vecchio faro abbandonato.

"Vorrei fare con te quello che la Primavera fa con i ciliegi".
Sorrise, cullandosi per un attimo nel sogno romantico di essere lei la musa ispiratrice di questa dedica.
"Che vuol dire" le chiese "Fiorire, ecco cosa vuol dire..." rispose lei, con voce roca e sussurrata, quasi a non voler far scivolare via dalle labbra quel sapore dolciastro dell'illusione, andando avanti a passi svelti sperando che lui non riuscisse a interpretare dall'espressione malinconica del suo viso i pensieri che le attraversavano la mente e il cuore.
Trovò questa frase scritta con pezzettini di carta attaccati alla meno peggio sui muri scrostati del vecchio faro abbandonato.

mercoledì 24 aprile 2019

Il senso di Uty per il Pigiama

Tra le mie varie passioni un posto di riguardo sicuramente lo ricoprono i PIGIAMI.
Non intendo quelli super eleganti confezionati in morbida seta (tipo questi di LA PERLA) che sinuosi accarezzano la nostra pelle mentre fluttuiamo a piedi scalzi sul pavimento in parquet riscaldato,  e stanche della giornata appena conclusa ci adagiamo sul nostro bellissimo letto con innumerevoli
cuscini, piumini, copertine, e inforcando un paio di eleganti occhiali da vista ci immergiamo nella lettura del nostro romanzo preferito, sorridendo alle gioie della vita, come delle dee seminude.
Eh no, decisamente no, che poi, parliamoci chiaro, un pigiama del genere lo si indossa in poche

mercoledì 2 gennaio 2019

Wish list 2019

WISH LIST 2019

Caro 2019, benvenuto!
Senza troppi fronzoli e preamboli ti scrivo la mia lista desideri, che pure se spunti con FATTO solo un paio di richieste mi va bene uguale, che il 2018 è stato un po' lazzarone.

Dunque, cominciamo:

1. Che le persone riacquistino il senso dello stupore e il senso dello sdegno;

2. Un Ministero della "Cucina de casa mia", così sappiamo dove mandare Salvini. Di cosa si deve occupare? Potrebbe regolamentare la babilonia dei programmi di cucina. Immaginalo con la ruspa a tirar giù lo studio della prova del cuoco! E finalmente avrebbero più senso i suoi selfie.

martedì 25 dicembre 2018

Napoli tra sacro e profano: il rito delle "anime pezzentelle"

Chi non ha ascoltato almeno una volta 'A livella di Totò?
Una poesia ironica e delicata, portatrice di un grande insegnamento, che di fronte alla morte siamo tutti uguali.
Si racconta che la sua ispirazione abbia radici nell'infanzia del piccolo Totò, passata nel Rione Sanità, a stretto contatto con luoghi come le catacombe di San Gaudioso, dove giocava con altri bambini tra i cunicoli sotterranei con teschi esposti e scheletri dipinti.
Ma non dobbiamo storcere il naso o pensare che sia macabro.
Napoli e i napoletani, cosa assai nota, hanno un'attitudine ad affrontare la vita in un modo tutto loro,  sfidandola, deridendola e amandola, con viscerale passionalità e ingenuo entusiasmo.
Sempre con la battuta pronta, urlano, piangono, ridono, amano e odiano in maniera teatrale, che a volte ti chiedi se sono seri o se ti stann sfuttenn.
ed è probabile che ti stann sfuttenn.
Così come la vita, i napoletani affrontano in maniera altrettanto peculiare la morte, creando una corrispondenza tenera e sfrontata, un rapporto quotidiano di rispetto, fino ad esorcizzarla e a far rivivere chi ormai non c'è più, in un rito che unisce sacro e profano: il rito delle anime pezzentelle.


A capuzzell, uno dei teschi posti all'entrata della Chiesa di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco

mercoledì 28 novembre 2018

Regali improbabili e dove trovarli

Natale è alle porte ed è normale dare uno sguardo in giro per farsi venire qualche idea per la piaga il tradizionale scambio dei regali. In realtà ogni giorno può essere un buon giorno per fare e per farsi un regalo, per risollevarsi da una giornata un po' storta, per festeggiare una visita medica andata bene, per sigillare un obiettivo raggiunto. Insomma, come diceva il buon Cooper di Twin Peaks:
Every day, once a day, give yourself a present.


© Unconventional Bea-Uty
Maira Gall